Quest’anno sono state introdotte diverse novità riguardanti le agevolazioni e gli incentivi volti al miglioramento e all’efficientamento del patrimonio immobiliare italiano.

La normativa fiscale italiana permette al contribuente di ridurre le imposte a fronte di alcune spese considerate “detraibili”, riducendo in tal modo l’Irpef lorda a carico. Molte di queste agevolazioni riguardano la casa, con lo scopo di permettere riqualificazioni energetiche e misure antisismiche.

Di certo, la più nota tra queste, è il cosiddetto “Superbonus 110”, che però, dal 1° gennaio di quest’anno è stato ridimensionato dall’esecutivo, che ne ha rimodulato la percentuale di agevolazione dal 110% al 90%.

Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge n. 11 del 16 febbraio 2023, e la successiva conversione in legge (pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.85 del 11-04-2023), sono stati ridefiniti alcuni aspetti sostanziali del provvedimento.

Resta confermata l’aliquota del 110% fino al 2025 per interventi effettuati dalle ONLUS sulle strutture sociosanitarie e per i lavori riguardanti edifici all’interno delle aree danneggiate dalle scosse sismiche.

Negli altri casi, l’aliquota del 110% resta possibile in questi casi:

  • immobili unifamiliari: solo per le spese sostenute fino al 30 settembre 2023, a condizione che il 30 settembre 2022 siano stati effettuati almeno il 30% dei lavori dell’intervento finale presentato da progetto. Per i lavori iniziati dal 1° gennaio del 2023, la detrazione sarà del 90% e valida sino al 31 dicembre 2023;
  • condomini: fino al 31 dicembre 2023, solo con CILA presentata entro il 31 dicembre 2022.

Altra novità sostanziale riguarda la cessione del credito e lo sconto in fattura, che restano possibili solo nel caso in cui i lavori siano iniziati prima del 16 febbraio 2023. In particolare:

  • per i condomini che, entro il 16 febbraio 2023, hanno adottato la delibera assembleare di approvazione dei lavori e hanno presentato la CILA (Comunicazione di inizio lavori asseverata);
  • per le demolizioni e ricostruzioni degli edifici per i quali, sempre entro il 16 febbraio 2023, sia stata presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo;
  • per tutti gli altri interventi per i quali sia stata presentata la CILA entro il 16 febbraio 2023.

Il Superbonus, pertanto, per chi abbia deliberato l’inizio dei lavori dopo il 16 febbraio, resta solo come una semplice detrazione rimborsata dallo Stato nella dichiarazione dei redditi. In particolare, per le spese sostenute nel 2022, sarà possibile spalmare le detrazioni in 10 anni, invece che in 4 anni.

Nel caso di unità unifamiliari, il superbonus per il 2023 può essere utilizzato solo se l’immobile sia adibito ad abitazione principale e il reddito del contribuente non superi i 15.000 euro (calcolato in base al sistema del quoziente familiare).

Infine, chi possiede dei crediti risalenti al 2022 senza essere riuscito a venderli, avrà tempo fino al 30 novembre di quest’anno, usufruendo della remissione in bonis. In pratica, potrà cedere i crediti a banche, assicurazioni o intermediari finanziari, semplicemente pagando una sanzione fissa di 250 euro per il ritardo.

Come si può vedere, la materia è in continua evoluzione, sebbene la pubblicazione del provvedimento in Gazzetta ufficiale abbia fissato alcuni punti fermi. Per restare aggiornati, si rimanda al link www.governo.it/it/superbonus

Oltre al superbonus ci sono altre agevolazioni, magari meno note, ma tuttora in vigore. Di seguito alcune tra queste:

  • bonus ristrutturazione 2023: prevede una detrazione del 50% della spesa, con un limite di 96 mila €, fino al 31 dicembre 2024 (36% dal 1° gennaio 2025, con un tetto di 48 mila euro), da ripartire in 10 anni. È applicabile ad interventi di recupero su immobili residenziali, in particolare alla manutenzione straordinaria, al restauro, al risanamento conservativo e alla ristrutturazione edilizia. Per tutti i dettagli del provvedimento si può visitare il sito: https://www.agenziaentrate.gov.it/, sezione Ristrutturazione edilizie;
  • bonus eliminazione barriere architettoniche: prevede una detrazione del 75%, da ripartire in 5 anni, per i detentori di immobili nei quali si effettuino interventi volti al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche. Questa agevolazione riguarda solo edifici già esistenti. Per i massimali di spesa e il dettaglio degli interventi: https://www.agenziaentrate.gov.it/ , sezione Casa – Agevolazioni;
  • bonus mobili 2023: prevede una detrazione Irpef pari al 50% del valore degli oggetti acquistati, da ripartire in 10 anni. L’agevolazione si riferisce a mobili e grandi elettrodomestici, destinati all’arredamento di un immobile oggetto di lavori di recupero del patrimonio edilizio. Per il 2023, la detrazione massima è di 4000 euro (pari al 50%), comprese le spese di trasporto e montaggio. Da sottolineare che Il pagamento può effettuato solo con bonifico parlante o carta di debito o credito. Il bonus non può essere richiesto da tutti, ma solo da chi “ha realizzato interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni”. https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/bonus-mobili-ed-elettrodomestici
  • Ecobonus sul risparmio energetico: detrazione del 50% o del 65% perinterventi mirati alla riqualificazione energetica degli edifici. In particolare, è possibile una detrazione al 50% per la sostituzione di infissi e schermature solari, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione (classe A), acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore che prevedono l’uso di biomasse combustibili.  Tra gli interventi agevolati al 65% troviamo la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi (pompa di calore integrata con caldaia a condensazione), l’installazione di impianto pannelli solare termico per la produzione di acqua calda, gli interventi di sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore, dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria. Per l’elenco completo e le modalità di fruizione si rimanda al sito: https://www.agenziaentrate.gov.it/ – sezione Agevolazioni – Riqualificazione energetica