IL FORO NAPOLETANO Quaderni, 50
Il tema del diritto all’oblio è complesso ed articolato. L’A., l’affronta esponendo la varietà delle fonti che lo trattano ed elaborandone innanzitutto una nozione unitaria. La libertà di informazione e il diritto di cronaca sono le due contrapposte esigenze che nell’immediato passato si sono contrapposte al diritto all’oblio. È stata soprattutto la giurisprudenza a farsi carico di delimitare i confini che non fosse consentito al giornalista di superare, riesumando notizie ed informazioni ormai cadute in oblio, indicando quali condizioni ne potessero ancora giustificare una pubblicizzazione. L’ Autore avverte che ormai il contesto socio giuridico in cui si scambiano informazioni è mutato. Con internet l’oblio è una dimensione temporale sconosciuta, da un punto di vista tecnico rimane tutto in memoria. Non solo. L’informazione non è più riservata al solo giornalista, anzi sono gli aggregatori di notizie e i social a fornire una informazione generalizzata o mirata, immediata e incontrollata rispetto alla quale la pretesa di imporre l’oblio risulta quasi impossibile. Su queste problematiche il lavoro ricostruisce le soluzioni proposte per soffermarsi sul possibile utilizzo dell’inibitoria anche alla luce della recente riforma Cartabia.
Paolo Dc Martinis , già incaricato di diritto privat0 nell’Università degli Studi di Bergamo, è notaio nel Distretto di Milano. È membro della Società Italiana degli studiosi del diritto civile (SISDiC). Oltre a note a sentenza, saggi e rassegne, aventi ad oggetto svariati temi del diritto privato (con particolare riguardo al diritto delle obbligazioni e dei contratti, dell’impresa e delle società), è autore delle monografie La responsibilità del promittente nella prelazione Volontaria, Milano 2015, L’atipicità nei “nuovi” leasing: obbligo al subentro, patto di riacquisto ed altre “garanzie”, Torino 2018, e La legittima in denaro non ereditario. Per una moderna teoria della commutazione, Napoli 2019