GLI INTERESSI MERITEVOLI DI TUTELA E L’ART. 2645 TER COD. CIV.

SOMMARIO: 1. Come nasce la norma dell’art.2645ter cod. civ. Una prima lettura. – 2. Gli interessi meritevoli tra etica e diritto. – 3. Il notaio e il giudice: il difficile bilanciamento tra fatto e norma. – 4. Il notaio e il controllo di liceità e di meritevolezza. – 5. Conclusioni.

1. – L’art. 2645 ter cod. civ. che disciplina “gli atti di destinazione” impegna l’interprete a ricavare un significato che collochi il nuovo istituto nel sistema, con chiarezza e senza fraintendimenti circa gli obiettivi che si intende perseguire e ottenere.
“Gli atti in forma pubblica con cui beni immobili o beni mobili iscritti in pubblici registri sono destinati, per un periodo non superiore a novanta anni o per la durata della vita della persona fisica beneficiaria, alla realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili a persone con disabilità, a pubbliche amministrazioni, o ad altri enti o persone fisiche ai sensi dell’articolo 1322, secondo comma, possono essere trascritti al fine di rendere opponibile ai terzi il vincolo di destinazione; per la realizzazione di tali interessi può agire, oltre al conferente, qualsiasi interessato anche durante la vita del conferente stesso. I beni conferiti e i loro frutti possono essere impiegati solo per la realizzazione del fine di destinazione e possono costituire oggetto di esecuzione, salvo quanto previsto dall’art. 2915, comma 1, solo per debiti contratti per tale scopo”.

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