“Dopo di noi” è legge.
La camera dei deputati ha approvato in via definitiva il 14 giugno il disegno di legge denominato “Dopo di Noi”, in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Un fondo che apre nuove prospettive alle persone affette da disabilità gravi e alle loro famiglie. Il fondo per l’assistenza prevede 90 milioni per quest’anno, 38,3 milioni per il 2017 e 56,1 milioni annui dal 2018. Sono previste anche agevolazioni fiscali per alcuni “negozi giuridici”, come trust, vincoli di destinazione e fondi speciali destinati alle persone con disabilità severe che restino senza famiglia.
Quando parliamo di disabilità grave, ci riferiamo alla disabilità che non dipende dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, ma quella che unisce alla malattia la mancanza di sostegno familiare; mancanza di entrambi i genitori o che questi non siano in grado di fornire l’adeguato sostegno genitoriale.
Le agevolazioni prevedono:
- Detrazione più alta per le polizze vita, la detrazione Irpef per le polizze assicurative aventi per oggetto il rischio morte, se destinate alla tutela delle persone con disabilità grave, è stata elevata da 530 a 750 euro;
- Trust, vincoli di destinazione e fondi speciali, agevolazioni per i trasferimenti di beni e di diritti a causa di morte. I trust rappresentano una forma di protezione legale che prevede la destinazione di alcuni beni da parte di qualcuno (il disponente) a vantaggio di un altro soggetto di sua fiducia, che dovrà amministrare questi beni a vantaggio di un beneficiario attenendosi alle indicazioni e al programma che il disponente stabilisce nell’atto istitutivo.
I trasferimenti di beni e di diritti a causa di morte (per donazione, trust o a titolo gratuito) a partire dal 1° gennaio 2017 saranno esenti dall’imposta di successione e donazione purché abbiano come finalità esclusiva la cura e l’assistenza della persona disabile. Le agevolazioni fiscali sono anche previste per la costituzione di vincoli di destianazione e di fondi speciali.
La legge rafforza inoltre i livelli essenziali di assistenza (Lea) sanitaria e sociale per i disabili gravi privi del sostegno familiare, affidando alle regioni il compito di integrare le prestazioni e collaborare con i comuni. In attesa della definizione dei nuovi Lea, il ministro del Lavoro dovrà entro sei mesi definire gli obiettivi di servizio per le prestazioni da erogare. Le prestazioni riguarderanno sicuramente programmi e interventi innovativi di residenzialità, creazione di case famiglia per disabili e serviranno a sviluppare programmi per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile ai disabili senza assistenza.
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